Le categorie catastali sono una classificazione degli edifici presenti sul territorio nazionale: sulla base di essa gli immobili vengono iscritti nel Catasto Fabbricati e ne viene calcolata la rendita catastale.
Sono suddivisi in gruppi e sottocategorie, dalla A alla F.
Le categorie catastali vengono assegnate in base a una serie di parametri che contraddistinguono gli edifici, in primis le loro caratteristiche costruttive e la loro destinazione d’uso. Per esempio, il gruppo A indica gli immobili destinati ad abitazione e il gruppo C include i locali commerciali, i magazzini e i laboratori. Il gruppo F comprende degli immobili definiti entità urbane; in particolare le sottocategorie sono: F1: aree urbane non legate ad alcuna unità immobiliare; F2: unità collabenti (immobili inagibili, inutilizzabili, in parte demoliti, ruderi), strutture non in grado di produrre reddito; F3: unità in corso di costruzione; F5: i lastrici solari; F6: fabbricati in attesa di dichiarazione; F7: infrastrutture delle reti pubbliche di comunicazione.
La categoria F4 indica le unità in corso di definizione e in attesa di denuncia di variazione. Si tratta soprattutto dei frazionamenti di ville da cui devono essere ricavati degli appartamenti, ma dei quali non sono stati ancora definiti forma, superficie e numero e non sono stati ancora fatti gli atti di compravendita. Un altro caso può essere quello di porzioni di unità immobiliari non produttive di reddito, come stanze scorporate da un appartamento per essere vendute.
Questi fabbricati si trovano in una fase intermedia e di passaggio, ossia in attesa o in corso di interventi di riqualificazione e ristrutturazione, quindi non ancora definiti a livello funzionale o strutturale.
La categoria F4 è una sorta di classificazione provvisoria, attribuita in attesa dell’iscrizione di questi immobili nella categoria catastale definitiva.
Tali interventi sono finalizzati a ottenere il cambio di destinazione d’uso da immobile strumentale a residenziale oppure da una categoria residenziale a un’altra.