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AFFITTO: COME E IN QUALI CASI SI PUÒ RICHIEDERE LA RIDUZIONE DEL CANONE

AFFITTO: COME E IN QUALI CASI SI PUÒ RICHIEDERE LA RIDUZIONE DEL CANONE

Riduzione del canone

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Pubblicato il 18-04-2020

In questo periodo di emergenza, molti inquilini possono trovarsi in difficoltà con il pagamento dell’affitto. Per far fronte a questa situazione è possibile trovare un accordo con il proprietario dell’immobile per ridurre il canone e comunicarlo in maniera semplificata all’Agenzia delle Entrate. Ecco la procedura che si deve seguire.

I documenti richiesti
Proprietario e inquilino possono accordarsi tra loro e compilare una scrittura privata che entrambi devono firmare (in maniera telematica). Quindi si scarica il Modello numero 69 che si trova sul sito dell’Agenzia delle Entrate nel quale andranno riportati i dati del contratto di locazione e i relativi codici di registrazione. Non è necessario il pagamento del bollo né di altre tasse.

Come registrare l’accordo
Normalmente per evitare di pagare le imposte sulla parte di canone non riscossa bisognerebbe registrare l’accordo entro 30 giorni, tuttavia in questo periodo di emergenza è stato concesso uno slittamento per tutti gli adempimenti tributari in scadenza fra marzo e la fine di maggio. È pertanto possibile attendere che gli uffici delle Entrate riaprano o, in alternativa, si può inviare il materiale (il mod. 69 e la scrittura scansionata e firmata) tramite e-mail allo stesso Ufficio presso cui era stata fatta la registrazione. Non è necessario possedere un indirizzo di posta certificata.   

Quali soluzioni si possono trovare
Prima di tutto bisogna chiarire che l’accordo sulla riduzione del canone è ammesso indipendentemente dal tipo di contratto che lega le parti: sia esso a breve o lungo termine, in tassazione ordinaria o con cedolare secca, per immobili commerciali o a uso abitativo. Quanto al tipo di accordo, da indicare nella scrittura privata, ci sono svariate possibilità. Eccone alcune:

Riduzione del canone solo temporaneamente.
Sospensione del pagamento.
Rateizzazione del canone (che non prevede riduzioni sull’imposta a carico del proprietario in quanto l’importo finale non varia).