Dallo scoppio della pandemia molti studi di settore segnalano un aumento delle adozioni di animali. E sono sempre di più gli italiani che si avvicinano al mondo felino, pronti ad aprire le porte delle loro abitazioni a un micio. Ma quali accortezze bisogna tenere a mente prima di chiedere l’affidamento di un gatto? Vanno bene tutte le case? Ci sono dei suggerimenti per preparare il proprio immobile all’accoglienza di un nuovo amico a 4 zampe?
Lo abbiamo chiesto a Francesca Collodoro, delegata di Milano per OIPA Italia Odv, Organizzazione Internazionale Protezione Animali.
I requisiti fondamentali per una casa “a prova di gatto”
Quando i volontari valutano la casa di chi chiede in adozione un animale in gattile, il primo aspetto di cui tengono conto è la sicurezza dell’abitazione stessa. È importante essere certi che né all’interno né all’esterno possano nascondersi pericoli per l’animale. Il gatto ha una natura curiosa e, soprattutto quando è da solo, lascia libero sfogo al suo spirito esploratore lanciandosi alla scoperta di ogni angolo. Per questo l’attenzione deve essere elevata e bisogna pensare a ogni pericolo nascosto dentro e fuori le mura di casa