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La donazione con riserva di usufrutto spiegata dal notaio

La donazione con riserva di usufrutto spiegata dal notaio

Nel caso in cui si voglia divedere il patrimonio tra tutti i figli prima del momento della successione, il notaio consiglia di far uso della "donazione con riserva di usufrutto"

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Pubblicato il 25-02-2020

Dopo aver illustrato la differenza tra donazione diretta e indiretta di un immobile, e spiegato quali sono i problemi legati a una donazione immobiliare, il consigliere nazionale del notariato Valentina Rubertelli, nella nostra rubrica dedicata a "La casa in pillole", ci parla della donazione con riserva di usufrutto.

Nel caso in cui si voglia divedere il patrimonio tra tutti i figli prima del momento della successione, il notaio Rubertelli consiglia di far uso della "donazione con riserva di usufrutto",  che consiste in "riservarsi il diritto di godere degli immobili oggetto di donazione in modo diretto, abitandoli, o in modo indiretto, mettendoli a reddito, ovvero dandoli in locazione a terzi e godendo dei rispettivi canoni".

Spese tra usufruttuario e proprietario
Per quanto riguarda le spese che gravano sulla donazione con riserva di usufrutto, "l'usufruttuario pagherà le imposte sul bene, quelle dirette e quelle indirette, e le spese di manutenzione ordinaria, mentre il nudo proprietario pagherà solo le spese di manutenzione straordinaria".

Imposte sulla donazione con riserva di usufrutto
Donare con riserva di usufrutto può essere anche un modo per risparmiare sulle imposte. "Se io lascio che il mio patrimonio immobiliare cada in successione, nel caso in cui tale patrimonio valga 100mila euro, io pagherò le imposte di successione sull'intero valore. Se invece io quello stesso patrimonio, lo dono, riservandomi il diritto di usufrutto, io andrò a tassare solo il valore della nuda proprietà che è appunto la base imponibile su cui devo calcolare le imposte".

Nel momento in cui il riservatorio dell'usufrutto muore, quell'usufrutto si andrà automaticamente a estinguere e non cadrà in successione. "Nel caso in cui, ad esempio, il valore dell'usufrutto è uguale al 40% del valore dell'immobile, su quel 40% che io ho decurtato dal valore totale della proprietà in sede di donazione, io non andrò a pagare nessuna imposta, nemmeno in sede di successione".